YONA LIBERA!
Il 7 Aprile scorso in Francia, presso la città di Besançon, si è svolta la consueta festa di carnevale della comunità.
L’aria festosa è stata interrotta da due giovanissime militanti del movimento identitario francese Nemesis, che entrando pacificamente dentro la manifestazione, hanno innalzato 2 cartelli con scritto “violeurs etrangers dehor” e “liberez nous de l’immigration” rispettivamente “fuori gli stupratori stranieri” e “liberateci dell’immigrazione”.
Gesto a dir poco ammirevole per sottolineare il legame presente tra l’immigrazione incontrollata e l’aumento di stupri nel paese.
Una delle due ragazze, Yona di 19 anni, nonchè responsabile del movimento è stata messa in custodia cautelare, per essere poi rilasciata 10 ore dopo accusata di odio razziale, rischiando 1 anno di carcere e una multa di 45.000€.
È giusto segnalare come la Francia e tutti i paesi dell’occidente si stiano mettendo in ridicolo; sfoderando manganelli e manette nei confronti di chi – senza utilizzare metodi lesivi – esprime un’opinione fuori dal coro, e fa uscire la verità più cruda del marcio del sistema.
Questa giovane ragazza, viene messa alla gogna pubblica, come se fosse lei stessa il problema e oltre averle violato il diritto di libertà individuale e di parola, rischia di rovinarsi il suo futuro senza aver commesso nessun tipo di prevaricazione, a differenza di chi distrugge o imbratta statue e usa il femminismo come scusa per diffondere odio verso gli uomini, verso la patria e verso la famiglia naturale.
Infatti si tratta di un caso di vero e proprio “processo politico”, poiché Yona, facendo ciò non ha mai messo a rischio l’incolumità di nessun presente alla celebrazione.
A questo punto ci chiediamo dove siano le femministe sempre pronte ad accusare di patriarcato e di violenza qualsiasi cosa.
Chissà se questo per loro verrà considerato un episodio repressivo oppure un “aiuto” da parte dei loro fidanzatini in divisa?
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