ITALIANO, PRENDI ESEMPIO!
In Francia, da diverse settimane, sta divagando una protesta altamente popolare ed imponente, che inizia dalle semplici manifestazioni, fino ad arrivare a barricate vere e proprie, le quali, spesso, vedono anche incendi, occupazioni e scontri con la polizia.
Il motivo scatenante di tutto ciò è la riforma delle pensioni del Presidente Emmanuel Macron, che alza l’età pensionabile da 62 a 64 anni.
Da tempo si sta mostrando il profondo malessere della società francese, quello stesso malessere che si è radunato sotto un’unica bandiera durante il periodo dei gilet gialli, abbandonando ogni divisone politica o di partito e unendo un intero popolo per una nuova fase storica.
Oggi, seppur con molte differenze, ci troviamo di fronte a un popolo in lotta che si sta dimostrando contrario alle politiche neoliberiste del signor Macron, ormai totalmente incapace di rappresentare il suo paese. Non a caso, tutte le categorie sociali stanno scendendo in piazza come un solo corpo: non si tratta più soltanto dei lavoratori, degli studenti, degli operai, ma di tutti coloro che hanno un minimo di rilevanza nel tessuto sociale francese. È di poco tempo fa la notizia che anche i vigili del fuoco si sono uniti alle manifestazioni, i netturbini che non vanno a raccogliere l’immondizia e addirittura il personale del Louvre, il quale decide di aderire allo sciopero generale.
Segnali importanti: la dimostrazione chiara che i popoli europei non accettano e non accetteranno più gli assurdi giochi del capitale, mascherati come “progresso”, che nascondono il volto più inumano di quelle politiche fatte di lacrime e sangue.
In Italia invece?
In Italia abbiamo un governo che finanzia la guerra, che non investe sull’istruzione e non considera i giovani.
Abbiamo figli che non nascono per “ovvie ragioni” e vengono rimpiazzati dalla sostituzione etnica.
E mentre si spendono soldi a raffica per finanziare un conflitto imperialista, si trova sempre qualcosa per distrarre la massa: ieri era l’antifascismo, oggi le “famiglie arcobaleno” e la carne sintetica.
In tutto questo il mainstream gioca un ruolo fondamentale, facendo, come al solito, il bravo leccaculo di regime e sbraitando ogni giorno su come esistano “diversi tipi di famiglie”.
In tutto questo la sinistra nostrana cosa fa?
Quello che gli riesce meglio: servire il globalismo dimenticandosi le lotte sociali e proletarie.
Come nei peggiori romanzi di Orwell:
“La guerra è pace
La libertà è schiavitù
L’ignoranza è forza”
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