ALBERTO GIAQUINTO PRESENTE!

Pubblicato da Lotta Studentesca il

A Roma l’atmosfera è tesa, blindati e forze dell’ordine in tenuta antisommossa. I ringhiosi si uniscono in gruppi urlanti per impedire ai camerati di ricordare la strage di Acca Larentia.
Tutti i camerati cercano di coinvolgere, con cortei spontanei, verso Acca Larentia.
La reazione dei ‘tutori dell’ordine’ è immediata, feroce e spietata… partono dei colpi d’arma da fuoco e Alberto, 17 anni, viene colpito a morte alla nuca.
La sera stessa dell’assassinio i telegiornali di regime trasmisero la notizia dipingendo Giaquinto come armato e pericoloso e fermato da un coraggioso agente di polizia, poi per altro condannato per quest’assassinio da un tribunale.

Poca importanza dette l’opinione pubblica all’autopsia e alle innumerevoli testimonianze che smentirono la versione ufficiale, la quale sosteneva che Alberto fosse armato, e che il “tutore dell’ordine” avesse “solo” risposto al fuoco del ragazzo, un fuoco ed un’arma che esistevano solo nelle menti di chi architettò quella ignobile messinscena.

A tale proposito vi è la testimonianza di un militante di Democrazia Proletaria, che assistette all’omicidio, ed ebbe a dire quanto segue: “Poi ho sentito lo sparo ed ho visto un ragazzo a terra. Stava morendo, ma quei tipi hanno allontanato tutti i cittadini che volevano portargli soccorso; lo hanno lasciato sul selciato per più di venti minuti scosso come da brividi di freddo. Ricordo come tremasse quel corpo. Non aveva pistole né vicino né lontano da lui, quel ragazzo non aveva fatto niente per morire così! Noi siamo amici del fascio però mica siamo assassini!”.

Dopo due ore di agonia, Alberto muore, mentre tre solerti agenti di pubblica sicurezza piombano in casa sua alla ricerca di chissà cosa; non trovano niente, se ne andranno scornati.

10/01/1979-10/01/2025 ALBERTO PRESENTE!🌹

Categorie: DOTTRINA

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